Perdere i denti fa male anche al cuore
La salute della bocca è legata strettamente a quella del cuore. Un recente studio dell’American Heart Association, l’associazione dei cardiologi americani, ha preso in esame un campione di soggetti tra i 45 e i 69. Perdere più di un dente aumenta del 23% il rischio di andare incontro a una malattia cardiovascolare.
Lo studio coordinato da Lu Qi, della Tulane University di New Orleans ha valutato l’associazione tra perdita dei denti e successivo rischio di malattia coronarica di nuova insorgenza tra le donne che avevano preso parte al Nurses’ Health Study e tra gli uomini dell’Health Professionals Follow-Up Study.
I partecipanti avevano un’età compresa tra 45 e 69 anni e non avevano malattie cardiache. I dati sui denti naturali erano stati raccolti all’inizio dei due studi e un questionario ha rilevato l’eventuale la perdita di denti nel periodo della ricerca.
A parità di fattori di rischio (dieta, attività fisica, peso corporeo e ipertensione), gli adulti con 25-32 denti naturali all’inizio dello studio, e quelli che avevano perso due o più denti durante il follow-up, avevano un rischio aumentato del 23% di andare incontro a malattia coronarica rispetto a coloro che non avevano perso alcun dente. La perdita di un solo dente, invece, non è stata associata ad un aumento del rischio di malattia coronarica.
Gli adulti con meno di 17 denti naturali all’inizio dello studio avevano il 25% in più di probabilità di sviluppare malattia coronarica rispetto a coloro che avevano da 25 a 32 denti.
“L’aumento del rischio di cardiopatia ischemica dovuto alla perdita dei denti si realizza -secondo Lu Qi- a prescindere dai fattori di rischio tradizionali per le malattie cardiovascolari, come l’ipertensione, dieta, attività fisica, peso corporeo”.